Il tempo è dilatato e il silenzio regna sovrano.
Come se tutti, improvvisamente, avessero abbandonato il pianeta e abbassato il volume della musica.
L’occhio fotografico può finalmente fruire di un qualcosa che non aveva mai notato prima, eppure, è sempre stato lì.
La natura trattiene il respiro mentre oltrepassa le linee di confine, le ridefinisce, scuote la loro perfetta simmetria.
In un attimo il tempo sfuma, perde la sua importanza. Lascia che lo sguardo trapassi l’atmosfera e si rifletta nel paesaggio.
Sara de Carlo